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... ma cosa è il Qr Code ?

Anche se solo da poco tempo si è cominciato a parlare più intensamente del fenomeno, il QR Code o codice QR fu sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave, (http://www.denso-wave.com/qrcode/index-e.html) allo scopo di tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche di Toyota. Vista la capacità del codice di contenere più dati di un normale codice a barre (http://www.denso-wave.com/qrcode/aboutqr-e.html), venne in seguito utilizzato per la gestione delle scorte da diverse industrie. Nel corso degli anni 2000 alcune di queste funzioni vennero progressivamente assolte dalle etichette RFID.

Nel 1999 Denso Wave ha rilasciato i codici QR sotto licenza libera, favorendone così la diffusione in Giappone. Nello stesso anno NTT Docomo, la principale compagnia di telefonia mobile del paese, ha lanciato I-mode, sistema per l'utilizzo del web dal telefono cellulare. In poco tempo I-mode divenne molto popolare tra i giapponesi, e già all'inizio del XXI secolo cominciavano ad essere sviluppate applicazioni per cellulari orientate verso la comodità.

In questo contesto di sviluppo pervasivo del web mobile nella vita quotidiana dei giapponesi, i codici QR si rivelarono utili per sollevare le persone dal noioso compito di inserire dati nel proprio telefonino. Così divennero sempre più comuni le pubblicità che ricorrevano all'uso dei codici QR stampati sulle pagine di giornali e riviste, o sui cartelloni pubblicitari, per veicolare facilmente indirizzi e URL.

Per qualche tempo in Giappone si diffuse anche l'utilizzo dei codici QR sui biglietti da visita per semplificare l'inserimento dei dati nella rubrica del cellulare. Questa usanza subì però un notevole rallentamento con lo sviluppo dei sistemi di trasmissione dati via infrarossi.

Nel settembre 2005, negli Stati Uniti, nacque il progetto Semapedia che permette di collegare, tramite codice QR, i luoghi fisici alle relative descrizioni su Wikipedia. In Europa e negli Stati Uniti la diffusione popolare dei codici QR è stata lenta, ma dalla fine degli anni 2000, favorita anche dallo sviluppo del mercato degli smartphone, la tecnologia ha acquistato maggiore notorietà, anche in Italia (http://blog.panorama.it/hitechescienza/2010/04/26/tutti-pazzi-per-il-qr-code/).
Sono infatti molte le applicazioni gratuite di lettura dei QR distribuite sia dall'Android Market, che da App Store o da altri siti web.
Inoltre diversi siti, tra cui GiveMeAChance (http://www.givemeachance.it/public/generatore-qr-code/index.php) offrono l'opportunità di generare i codici gratuitamente.

Tratto da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_QR